Recentemente è stato dimostrato che un consumo regolare di mandorle svolge effetti positivi sul mantenimento della salute cardiovascolare e metabolica. La complessità della composizione nutrizionale della mandorla è in grado di concorrere alla modulazione di più fattori di rischio: lipidemia e glicemia.
Più recentemente si è scoperto anche il suo effetto prebiotico.
Oltre il 50 % della sua composizione e costituita da acidi grassi monoinsaturi, in particolare acido oleico.
La proteina di cui è costituita è l’amandina, il cui contenuto di glutamina è responsabile delle reazioni allergiche di questo frutto.
Sono ricche di vitamina E, inoltre sono ricche di magnesio, fosforo, potassio, zinco, rame e magnesio.
Contengono polifenoli e fitosteroli, utile a modulare favorevolmente la lipidemia, in particolare la colesterolemia LDL.
La biodisponibilità ed il metabolismo dei componenti costitutivi della mandorla sono influenzati in modo significativo dalla masticazione.
Nella prima fase della digestione è la dimensione delle particelle prodotte dalla masticazione ad assumere un ruolo primario nel determinare il successivo rilascio dei componenti nutritivi. Nelle particelle di dimensioni maggiori, infatti, resta intatta la maggior parte delle cellule, la cui membrana limita la biodisponibilità della quota lipidica, che viene escreta immodificata con le feci e quindi, in buona sostanza, non viene assorbita.
La migliore condizione di assorbimento si ha con la mandorla polverizzata.
Uno degli effetti più noti associati al consumo regolare di mandorla è il contributo al controllo della lipidemia. L’azione ipolipidemizzante viene attribuita alla presenza sia di grassi monoinsaturi e polinsaturi e sia di fitosteroli e flavonoidi.

Alcuni studi di intervento hanno riportato che anche, nell’ipercolesterolemia lieve il consumo di 20 grammi al giorno di mandorle per sei settimane può indurre riduzioni di alcuni punti percentuale del colesterolo totale.

Il consumo di mandorle risulta correlato in modo lineare alla riduzione del rischio di sviluppare sovrappeso ed obesità, l’effetto sul peso corporeo è stato confermato da alcuni studi di intervento.
Una interessante ricerca è stata condotta per 12 settimane in soggetti sovrappeso e obesi suddivisi in due gruppi confrontando due interventi dietetici ipocalorici in uno dei quali il 15% Delle calorie era costituito da mandorle.
Al termine dello studio tutti i partecipanti avevano perso peso; nel solo gruppo in cui la dieta comprendeva l’assunzione di mandorle, però, la riduzione dell’adiposità totale e al tronco era risultata significativa, in parallelo con un’altrettanto significativo aumento della massa muscolare.